Stangata in Emilia-Romagna Volano Irpef, Irap, auto e ticket

14 Feb 2025 | Uncategorized

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Stangata in Emilia-Romagna Volano Irpef, Irap, auto e ticket

De Pascale: per salvare la sanità Dalle tasse arrivano 300 milioni, 70 dalle prestazioni farmaceutiche e 50 dai veicoli.

Ecco la simulazione: chi guadagna circa 50mila euro all’anno ne pagherà 220 in più.

Proviamo a farci due conti in tasca, innanzitutto: chi guadagna 60mila euro all’anno, nel 2025 ne pagherà circa 340 in più di Irpef. Per chi nedichiara50mila, il conto sarà di220 euro in più; venti per redditi sui30mila euro. Dicesi aumento dell’addizionale regionale Irpef. Vale per ilterzo e il quarto scaglione di reddito (28-50mila euro e sopra i50mila) e la giunta regionale lo ha messo nella proposta di bilancio2025. Achiamarla stangata non si fa peccato, anzi. È una manovra da 200milioni a spese dei redditi medi e alti, che tuttavia «servirà a mettere insicurezza i conti e i servizi della sanità regionale, coprendo il disavanzo(200milioni, appunto, ndr) accumulato l’anno scorso», la mette giùchiara e tonda il governatore Michele de Pascale. E non è l’unica.Prendete nota. Da quest’anno, via anche alla riforma del ticket sanitario che sarà introdotto per la prima volta pure per la farmaceutica e dalprossimo scatteranno gli aumenti del bollo auto (+10%) e dell’aliquotadell’addizionale Irap (di circa lo 0,3 per cento sul 3,9 fisso) per leimprese. E così il pacchetto è completo, per un maggior gettito di circa420 milioni a vantaggio della fiscalità regionale. Apriti cielo. Mentrel’opposizione salta già su gridando al blitz («velina rossa, è una gravescorrettezza», copyright di Vignali e Castaldini, Forza Italia) echiedendo al governatore di riferire subito in aula, de Pascale non sinasconde e la spiega così: «Di fronte a uno squilibrio di oltre 200milioni tra la spesa sanitaria regionale e il finanziamento statale (ne ègià stata data comunicazione scritta al Mef, ndr) nel 2024, potevamoscegliere: tagliare o mantenere, anzi potenziare». «Ecco, la sceltapolitica è questa: a dispetto di un evidente sotto finanziamento da parte del governo, noi non facciamo un passo indietro neanche di un euro»,rivendica (e con lui l’assessore al bilancio, Davide Baruffi), annunciando anche le altre priorità del bilancio. In sintesi: ilfinanziamento del fondo per la non autosufficienza (85milioni in più giàquest’anno, altri 25 nel 2026, idem nel2027, in tutto 135 milioni neltriennio),il raddoppio della quota dedicata alla manutenzione di fiumi,costa e frane (da circa 24 a 50 milioni l’anno già dal2025), l’incrementodi 15 milioni dello stanziamento per il trasporto pubblico locale,9milioni per il fondo per l’affitto e altri trenta nel triennio perefficientare e implementare il patrimonio di edilizia residenzialepubblica. Ecco, in tutto serviranno circa 420 milioni e diciamo che più omeno paga Pantalone con le simulazioni di cui sopra. Dall’Irpefarriveranno 200milioni,100 dall’Irap, 70 dai ticket e 50dal bollo. «Ritoccare le leve fiscali non è una scelta che facciamo a cuor leggero–ammette de Pascale –,ne comprendiamo l’impatto per famiglie ecittadini: per questo ne abbiamo parametrato il più possibile l’effetto inbase al reddito, cercando di salvaguardare quelli più bassi». Una «tassadi scopo», secondo il governatore.  

GLI AUMENTI

L’addizionale regionale Irpef aumenterà dell’uno per cento (fino al 3,03) per il terzo scaglione di reddito (28-50mila euro) e dell’1,06 percento per il quarto (oltre 50milaeuro), che arriverà così al 3,33, ilmassimo. Il meccanismo sarà progressivo e il calcolo si applicheràsoltanto alla quota di reddito che eccede 28mila euro. Riforma del ticketsanitario: la giunta regionale si un mese di tempo per una revisionecomplessiva del sistema, che sarà calibrato sulla base dell’Isee. Saràintrodotto il ticket sui farmaci e con ogni probabilità aumenterà anche quello relativo alle prestazioni sanitarie in genere. Nel 2026, poi, eccol’aumento secco del bollo (10%) e dell’addizionale Irap sulla baseimponibile per le imprese nella misura di circa un terzo del massimoconsentito (0,92), lo0,3 per cento sul 3,9 fisso di paternità statale. Perl’assessore regionale alla sanità, Massimo Fabi, «è una scelta etica ditutela di un bene comune, la sanità, a vantaggio delle fasce più deboli». Pietro Vignali e Valentina Castaldini di Forza Italia non la pensano così,ovviamente. «È una scorrettezza che sia stato illustrato il bilancioregionale senza prima presentarlo all’assemblea legislativa –tuonano iconsiglieri azzurri –. Chiediamo che de Pascale venga a riferire in aulain merito agli ulteriori aumenti e ai sacrifici chiesti con una manovra da lacrime e sangue alle aziende e alle famiglie». E Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia: «La strategia appare chiara: incolpare ilgoverno e aumentare tutto ciò che era possibile. Se questa è la linea dide Pascale, ci fa rimpiangere Bonaccini». Amen.

da QN-Il Resto del Carlino del 14.02.2025

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