ho visitato il Comune di
#MonteRoberto, uno di quei luoghi gioiello delle Marche, incastonato nelle colline che declinano dolcemente verso il mare e da cui si scorgono gli Appennini.
Terra laboriosa, affacciata sulla Vallesina, terra del verdicchio, una delle valli della nostra regione che custodisce il genio dell’imprenditoria Made in Marche, fiera della propria tradizioni e sempre attiva nell’azzardo dell’innovazione e delle sfide che ogni giorno imprenditori e loro collaboratori affrontano sui mercati internazionali.
Ringrazio per l’invito e la calorosa accoglienza il Sindaco di Monte Roberto, Stefano Martelli, insieme alla sua Giunta, i Sindaci di Castelbellino Andrea Cesaroni e di San Paolo di Jesi Sandro Barcaglioni, i Dirigenti Scolastici ed i rappresentanti di docenti e famiglie dei ragazzi che frequentano l’Istituto Comprensivo B. Gigli.
L’iniziativa è stata un’occasione per osservare la situazione di una scuola chiusa per inagibilità sismica, e per questo frammentata in una serie di strutture: una situazione che crea notevoli disagi a ragazzi, operatori scolastici e famiglie.
Non è più il tempo per le polemiche sul passato, su ciò che si doveva fare e non si è fatto, soprattutto per la manutenzione di una struttura fondamentale per garantire il futuro alle giovani generazioni di marchigiani che vivono in questi luoghi meravigliosi.
Dare un futuro alle scuole significa dare futuro alla comunità che abitano in quei luoghi, comunità che hanno diritto a servizi essenziali di pari livello a quelli di centri più grandi della nostra regione: stop alla creazione di cittadini di serie A e di serie B.
Bisogna eliminare le logiche degli accentramenti, delle economie di scala, dei servizi secondari al posto di quelli primari, logiche che hanno desertificato i territori interni e generato problemi anche alle zone costiere della regione.
Occorre che i territori interni ed i loro diritti di cittadinanza tornino ad essere al centro.
Ok al PNRR e alle misure straordinarie per superare la crisi derivante dalla pandemia, ma chiediamo al Governo di tornare, di pari passo, anche a pensare all’ordinario.
Si torni a finanziare al più presto i piani triennali sull’edilizia scolastica, ad esempio, così che le Regioni come le Marche tornino ad avere le risorse necessarie a mettere mano a situazioni di criticità come quelle riscontrate a Monte Roberto.