Fin dall’inizio l’assessorato ha puntato sull’accelerazione dei lavori degli ospedali di Fermo e Amandola, due importanti infrastrutture al servizio della sanità del fermano, mettendo a terra tutte le risorse disponibili. Prova ne è l’incremento dei fondi che abbiamo destinato all’ospedale di Fermo, 9 milioni di euro circa per l’adeguamento della struttura alla nuova normativa legata al COVID.
I lavori del nuovo ospedale in località Campiglione di Fermo, per un importo complessivo di 100 milioni di euro, a cui s’aggiungono i 9 milioni circa di recente assegnazione, procedono rispettando il cronoprogramma dei lavori stabilito: l’avanzamento dei lavori, infatti, ha superato il 40%, mentre il termine delle opere è previsto entro il 2023.
Sono state completate tutte le strutture, quasi completato il polo tecnologico, iniziati gli impianti e le tamponature. Attualmente è in corso la redazione di una variante necessaria per rendere il nuovo ospedale in linea con il DL 34/2020, che prevede realizzazione di un nuovo edificio dedicato al pre triage COVID, il potenziamento delle terapie intensive con ulteriori 10 posti letti (che arrivano così a 20 in totale), un’ulteriore sala operatoria.
Circa la strada di collegamento, lungo la SP 219 Mezzina, i lavori, dell’importo di 3,6 milioni di euro, risultano completati per oltre il 60%, compresa la realizzazione del ponte sul fosso San Claudio. Inoltre, al fine di minimizzare i disagi ed evitare l’usura anticipata della strada a causa del passaggio dei mezzi d’opera impegnati sul cantiere dell’ospedale, si è valutata insieme alla Provincia di Fermo l’opportunità di posticipare sia la realizzazione del tappetino di usura della strada che la rotatoria di raccordo sulla Mezzina, opere che saranno entrambe completate in prossimità dell’inaugurazione del nuovo ospedale.
Anche ad Amandola prende sempre più forma il nuovo ospedale, i cui lavori procedono secondo il programma stabilito e che sarà consegnato, salvo imprevisti, entro il 2022. Il cronoprogramma prevede, entro la fine di gennaio, il completamento di tutte le strutture perimetrali: in particolare, la struttura in acciaio di tutti i blocchi che compongono l’ospedale è stata ultimata, mentre sono quasi terminate sia la protezione antincendio sia la posa delle guaine in copertura.
La Commissione di collaudo ha potuto recentemente monitorare la corretta effettuazione delle prove di carico sui solai, realizzati con struttura in acciaio e in lastre predalles in calcestruzzo prefabbricato. Nel corso dell’ultimo sopralluogo, infine, è stata discussa anche la perizia di variante relativa all’aggiornamento normativo previsto dal DL 34/2020 per l’emergenza pandemica, variante che comprende anche la realizzazione di un corpo aggiuntivo da destinare al pre-triage COVID.
Il nuovo ospedale si svilupperà su una superficie lorda di 14mila mq, con 5 corpi aventi struttura in acciaio isolata alla base, costituita da due piani fuori terra più un livello interrato parzialmente adibito ad autorimessa. Le funzioni previste della struttura ospedaliera comprendono varie prestazioni: quelle in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno per 33 posti letto per acuti, di cui 23 tra medicina e chirurgia ciclo breve e day surgery, e i restanti 10 di lungodegenza post acuzie; prestazioni in regime ambulatoriale, mediche, chirurgiche, endoscopia, riabilitazione, diagnostica per immagini, centro assistenza limitata di dialisi, odontoiatriche, unità di raccolta sangue ed emocomponenti, punto prelievi esterno, punto primo intervento; infine, prestazioni di residenza assistenziale con una dotazione di 40 posti letto.
In futuro, con il completamento della struttura così come l’abbiamo potenziata dal punto di vista edilizio-ospedaliero, si potranno prevedere tutte le prestazioni tipiche di un ospedale di un’area geograficamente svantaggiata.
Il Masterplan dell’edilizia sanitaria e ospedaliera sta prendendo forma, nel fermano come altrove nella nostra regione, grazie ad una serie di interventi che rivoluzioneranno l’assetto delle infrastrutture legate alla sanità. Dopo aver messo in soffitta il ‘pensiero unico degli ospedali unici’, l’obiettivo della Regione Marche resta quello di realizzare una rete ospedaliera diffusa su tutto il territorio regionale, con strutture adeguate a garantire il diritto alla salute di tutti, da nord a sud, dalla costa all’entroterra.