Sul nuovo ospedale botta e risposta tra Ricci e Baldelli

PESARO Il progetto del nuovo ospedale che verrà illustrato & lustrato oggi in una sala della Repubblica delle grandi occasioni viene preceduto da un’incandescente vigilia politica dove i contendenti non vanno certo di fioretto: «La Regione ha perso due anni» attacca Matteo Ricci.

«Noi facciamo i fatti, il centrosinistra solo chiacchiere», ribatte Francesco Baldelli. Stilettate via social a strettissimo giro di posta che vedono contrapposti l’europarlamentare dem e candidato in pectore per lo scranno di Palazzo Raffaello e l’assessore regionale alle Infrastrutture. Premessa: mettiamoci comodi, la futura struttura sanitaria a Muraglia ha fatto, fa e farà discutere, non c’è bisogno di esser il mago Otelma per prevedere che sulla sanità (e la chiusura di Marche Nord) si giocherà una fetta golosa della campagna elettorale di fatto già partita per la Regione, e non è nemmeno necessaria la palla di vetro per vaticinare che il centrodestra metterà il cappello su un cantiere atteso, importante e spendibilissimo come biglietto da visita quando verrà il momento di gettare le reti e tirare su voti.

I precedenti
L’attacco è di Ricci e non è certo un fulmine a ciel sereno dato che già in passato, quando era sindaco di Pesaro, ha più volte attaccato sul progetto di Muraglia la Regione e il presidente Francesco Acquaroli. «Leggo che la Regione – posta – presenterà il progetto per il nuovo ospedale di Pesaro. Finalmente un passo avanti, era ora. Ma sarebbe utile che si ricordasse anche il project financing lasciato dalla precedente Amministrazione regionale, pronto a partire già 5 anni fa e che invece è stato bloccato». Poi prosegue: «Nonostante abbiano bloccato il progetto precedente il Comune di Pesaro ha collaborato da subito a quello nuovo della giunta Acquaroli e, se ci avessero ascoltato, si sarebbe evitato di perdere almeno due anni nel fantasmagorico cambio della collocazione a Case bruciate – dice Ricci – Nel frattempo è stata chiusa l’Azienda ospedaliera Marche nord, con un danno incalcolabile per la sanità della provincia di Pesaro e Urbino e con l’aumento conseguente della già alta mobilità passiva – aggiunge – spero almeno che il progetto che verrà presentato sia modulabile e rapidamente attuabile».

Il territorio
La chiosa finale dell’europarlamentare è rivolta poi al territorio e alle prossime Regionali: «Il territorio pesarese deve essere almeno parzialmente risarcito dopo il drammatico indebolimento di questi anni. Il resto si vedrà, per fortuna, dopo le elezioni». Non è Acquaroli, impegnato al Micam, a rispondergli, il tempo di essere informato e arriva la replica sempre via social dell’assessore Baldelli: «L’arroganza dell’europarlamentare Ricci non ha davvero limiti. Ancora continua nel suo intento di voler distruggere la sanità pesarese con la follia dell’ospedale unico, che non solo avrebbe privato i cittadini dell’entroterra del diritto alla salute, ma avrebbe mandato in tilt i servizi sanitari per quelli che vivono sulla costa. Aleggia ancora nei suoi incubi notturni il fantasma del project financing, la spericolata operazione finanziaria che persino i 5 Stelle, dall’opposizione, ritengono oramai seppellita per sempre. Abbiamo salvato la sanità di Pesaro e le finanze pubbliche delle Marche, rispedendo al mittente Ricci che con il suo centrosinistra avrebbe creato un debito da un miliardo di euro da saldare nei prossimi 30 anni. Una pazzia che sarebbe ricaduta sui nostri figli e nipoti».

La chiosa
La verità è che «la giunta Acquaroli – prosegue – presenta il nuovo ospedale, un ospedale all’avanguardia, davvero “unico” nel suo genere, che diventerà una parte importante della città e che stiamo cominciando a realizzare dopo neanche 5 anni di governo. Un’opera di cui il centrosinistra parla da oltre 50 anni e che oggi – conclude – sarà possibile toccare con mano grazie al nostro lavoro». E siamo appena agli inizi. Come era il detto? Se il buongiorno si vede dal mattino…

*di Simonetta Marfoglia, da Il Corriere Adriatico Pesaro del 24 febbraio 2025

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