Riattivazione del treno #Fabriano #Sassoferrato #Pergola. Baldelli: “Una linea colpevolmente dismessa riprende vita e sarà funzionale alle Marche interconnesse e intermodali”.
“Da rami secchi a germogli per il futuro: anche le linee ferroviarie dismesse giocano un ruolo chiave per la nostra visione complessiva delle infrastrutture di una regione che vogliamo intermodale e interconnessa, unita da nord a sud e da est a ovest, con una visione unitaria”.
Esprime soddisfazione l’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli per la riattivazione, a partire da settembre, della tratta da Fabriano a Pergola, per fini turistici, con treno in partenza da Ancona.
“Sono passati quasi 8 anni – aggiunge Baldelli – dall’ultimo treno che ha percorso una delle tratte più funzionali al sistema di mobilità di quelle Marche più autentiche, colpevolmente abbandonate da una politica miope, che ha generato un solco profondo tra territori interni e costa, tra nord e sud della regione, un solco che il cambio di passo della Giunta Acquaroli ha iniziato a colmare”.
Una visione nitida di come dovrà essere una regione che vuole creare un modello di mobilità sostenibile a tutto tondo, interconnettendo ferrovie, strade, ciclabili e migliorare anche la viabilità interna, collegarla alla “grande viabilità”, valorizzando i territori della dorsale appenninica a fini turistici.
“L’itinerario che meglio rappresenta la nostra visione – aggiunge Baldelli – è quello che parte da Ascoli e risale le Marche lungo la costa, da San Benedetto del Tronto a Civitanova Marche, e da qui, grazie agli investimenti per la sua elettrificazione, arrivare veloci fino a Fabriano, uno snodo importante per raggiungere Roma o proseguire verso Pergola e poi, in prospettiva, collegarsi agli altri centri della dorsale adriatica. Un grande anello di ferro in grado di valorizzare una regione che, pur se declinata al plurale e suddivisa in valli e in grandi e piccoli comuni, deve poter contare su una visione unitaria”.
E in quest’ottica, il trasporto ferroviario rappresenta un tassello fondamentale sia per innovare la mobilità regionale che per velocizzare i collegamenti con le infrastrutture del Centro Italia: “Anche l’Europa indica come questa sia la direzione giusta da seguire – osserva l’assessore – imponendo agli Stati membri di raggiungere la soglia del 30 per cento del trasporto merci mediante treno entro il 2030. Per questo motivo, considero un vero successo essere riusciti ad inserire il potenziamento della Orte-Falconara nel Pnrr, così come avere a disposizione un commissario straordinario che ci consentirà di velocizzare i tempi di realizzazione saltando alcune lungaggini burocratiche”.
Ultima arrivata nel cambio di passo della Giunta Acquaroli sulle infrastrutture la tratta Fabriano-Sassoferrato-Pergola, dove in questi giorni sono stati avviati lavori di manutenzione per la riattivazione a settembre.
“Dismettere nel 2013 la tratta – sottolinea Baldelli – è stato un errore che testimonia ancora di più la mancanza di visione dei Governi regionali precedenti. Se si fosse dovuta ricostruire da zero un’infrastruttura di questo tipo si sarebbero dovuti investire 200 milioni di euro, eppure abbiamo rischiavamo di perdere per sempre l’opportunità di avere a disposizione un’opera di tale valore a causa di scelte retrograde e miopi, volute da chi parla di mobilità sostenibile a giorni alterni”.
Per riattivare la linea, Fondazione Fs ha già attuato un investimento da 1 milione di euro, anche se l’intervento più consistente, pari a circa 10 milioni, sarà realizzato il prossimo inverno. Nel 2021 il treno effettuerà tre viaggi tra settembre e ottobre, partenza da Ancona, con fermate intermedie che consentiranno di far scoprire ai turisti i borghi, Sassoferrato, la miniera di Cabernardi e i Bronzi Dorati. Dopo questi viaggi la linea sarà interessata da ulteriori importanti lavori di ammodernamento.
“E’ un’opportunità per il turismo interno e di prossimità – aggiunge Baldelli – attraverso una formula innovativa che permette lo sviluppo di un turismo lento e sostenibile, la decongestione dei flussi dei grandi centri e la destagionalizzazione della domanda. Aspetto non secondario è la qualità dei treni, destinati a 271 passeggeri, che saranno utilizzati, con carrozze arredate in modo elegante, in stile storico”.
Sarà dunque solo un assaggio in vista della prossima stagione. Quando i lavori di ammodernamento saranno conclusi, presumibilmente il prossimo marzo, il treno sarà definitivamente riattivato con tratte costanti. “Nel frattempo – conclude l’assessore Baldelli – abbiamo finanziato anche uno studio di pre-fattibilità per collegare Pergola con Urbino passando per Fermignano, perché la riattivazione del treno storico a fini turistici deve essere un buon viatico per il ripristino della linea commerciale”.