Una buona giornata si vede dal mattino, specialmente se ispira buoni pensieri sul buon cibo, quello autentico, che non potrà mai essere sintetico. D’altronde, chi non preferisce i tramonti veri a quelli digitali, la vita reale ai rapporti a distanza, l’originale alle pessime imitazioni?
Pensieri che salgono ora a Piobbico, in occasione della “Giornata della Ristorazione” per valorizzare i luoghi privilegiati dell’ospitalità, delle eccellenze a tavola e dei valori dell’accoglienza che le Marche sanno esprimere come poche altre regioni.
E’ sempre una continua scoperta anche per noi marchigiani, ma soprattutto per i turisti e tutti coloro che amano visitare le bellezze paesaggistiche, artistiche e architettoniche dei nostri borghi. Grazie a FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e a Confcommercio per aver ideato questa iniziativa popolare e profondamente etica, nel segno della più autentica sostenibilità.
La maestria dei ristoratori e degli operatori del mondo del turismo che ruota intorno al cibo, è garanzia di una solida professionalità che dobbiamo preservare come uno dei motori di sviluppo dell’economia delle Marche.
E’, al tempo stesso, parte integrante della storia del nostro territorio e va sostenuta per valorizzare le ricchezze enogastronomiche, insieme a quelle tradizioni che sono un giacimento inesauribile di una bellezza che nessuna moda dell’ultima ora potrà mai sostituire.