Subito la progettazione della seconda canna del traforo della
#Guinza, per poter inserire il finanziamento dell’opera nel prossimo contratto di programma tra Ministero delle infrastrutture e Anas, e realizzazione del bypass di Mercatello sul Metauro contestuale all’adeguamento della prima canna della galleria, incompiuta dal 2004.
Sono queste le richieste urgenti che l’assessore regionale alle infrastrutture, Francesco Baldelli, ha rappresentato in una lettera inviata all’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, per puntualizzare tempistiche, modalità e caratteristiche dell’infrastruttura dopo l’incontro svoltosi martedì scorso a Roma con lo stesso vertice della società. Un’altra tappa dell’azione di moral suasion intrapresa dall’assessore e dal presidente della giunta regionale Acquaroli per sbloccare l’impasse progettuale della Fano-Grosseto e favorirne la realizzazione a 4 corsie anche nel tratto marchigiano mancante. Il commissario straordinario Massimo Simonini deve appaltare quest’anno i lotti 2 e 3 del tracciato tra Selci Lama e Santo Stefano di Gaifa, che corrispondono al traforo della Guinza e al primo tratto marchigiano verso Mercatello sul Metauro, finanziati con 86 milioni di euro. C’è l’impegno per inserire il finanziamento della seconda canna, il cui costo viene stimato in 310 milioni di euro, nel prossimo contratto di programma per le infrastrutture stradali perciò, come evidenzia Francesco Baldelli, è fondamentale provvedere ora alla progettazione dell’opera così come è urgente realizzare, insieme ai lavori per l’apertura della prima canna, la circonvallazione a 4 corsie di Mercatello (il lotto 4).
«Questo collegamento trasversale tra Marche e Toscana – scrive Baldelli nella missiva inviata anche al ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini e al commissario Simonini – consentirebbe, finalmente, di spezzare l’isolamento infrastrutturale del Centro Italia causa del depauperamento sociale e culturale di moltissime comunità e, allo stesso tempo, rappresenterebbe il volano per incentivare uno sviluppo economico di largo respiro. Questo nostro sentire è comune anche agli amici delle Regioni Toscana e Umbria, nell’ottica, condivisa, di coordinare e supportare il lavoro della struttura commissariale al fine di procedere con tempistiche certe e con un’opera adeguata e attuale».
«Proprio per questo – ribadisce l’assessore regionale – sono, di nuovo, a rappresentare come, al di là di un’eventuale realizzazione a stralci, la progettazione dell’intero itinerario non possa prescindere dalla previsione progettuale delle 4 corsie per tutti i 268 chilometri dell’arteria». Poi le richieste tecnico operative già indicate.
*Di Lorenzo Furlani, dal Corriere Adriatico del 19 marzo 2022