In arrivo dalla Regione quasi 800mila euro per la #StradadelleBarche, da spendere entro la fine dell’anno: l’assessore regionale Francesco Baldelli sblocca l’iter fermo da due decenni.
«Vorrei esprimere la soddisfazione – commenta – per il risultato raggiunto dagli uffici del mio assessorato, che si sono impegnati affinché i fondi, che giacevano da oltre 15 anni in qualche cassetto sperduto, potessero ritornare a disposizione della comunità fanese e degli operatori economici della nautica. Il rischio di perderli era enorme: la Strada della Barche fu inserita tra le opere finanziate con il Fondo per le Aree Sottoutilizzate 15 anni or sono, ma poi nessuno dei governi regionali che ci ha preceduto ha provveduto a sottoscrivere con il Ministero l’Accordo di Programma necessario per poterli impiegare. La svolta nel dicembre 2021, quando siamo riusciti a recuperarli e farli riclassificare all’interno del Piano Sviluppo e Coesione, mentre nel marzo di quest’anno abbiamo attivato la procedura di attuazione dei finanziamenti che si è conclusa positivamente un mese fa».
Quali sono i tempi per la sottoscrizione della convenzione tra Regione e Comune?
«Spero brevissimi. Siamo in attesa di ricevere dal Comune gli ultimi documenti che abbiamo richiesto per completare lo schema di convenzione già predisposto dagli uffici. In ogni intervento infrastrutturale, la Regione Marche è sempre attenta a seguire un gioco di squadra. E i risultati si vedono: la ripartenza della Fano-Grosseto, un’opera che abbiamo indirizzato verso il completamento dell’intero tracciato a 4 corsie e verso la realizzazione della seconda canna della Guinza. La realizzazione di un sistema di pedemontane e intervallive che intersecano le grandi arterie che attraversano la regione in direzione est-ovest, dalla Salaria fino alla Fano-Grosseto, passando per la Quadrilatero Civitanova-Foligno e Ancona-Perugia».
Sull’arretramento ferroviario?
«Mi limito solo ad anticipare che presto vi sarà un incontro con il Ministro Giovannini, per discutere della ferrovia adriatica come progetto di tutti i comuni delle Marche, specie quelli costieri, e tra questi Fano e Marotta Mondolfo nella nostra provincia. Importante è anche il completamento dell’anello ferroviario delle Marche, che collega senza interruzioni Ascoli Piceno con la provincia di Pesaro e Urbino e la città di Fano con Urbino e Fabriano. E’ chiaro che bisogna impegnarsi, insieme ai tecnici Rfi, per risolvere le interferenze urbane e stradali, sulla linea Fano-Urbino. Un intervento non alternativo agli sviluppi delle ciclovie, nazionali e regionali, ma parte essenziale di una visione volta a costruire per le Marche un sistema di infrastrutture sostenibile, sicuro, intermodale ed interconnesso».
*di Anna Marchetti, dal Resto del Carlino dell’ 8 luglio 2022