Fano Grosseto, due corsie già previste per il raddoppio. Chiesti i finanziamenti per la seconda canna della Guinza.

5 Mar 2022 | INFRASTRUTTURE

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Fano-Grosseto, riunione tra il Commissario Simonini e le tre Regioni Toscana, Umbria e Marche. L’assessore Baldelli chiede i fondi per progettare l seconda canna.

Di fatto è stata la riunione zero della cabina di regia sulla #FanoGrosseto chiesta dalla Regione Marche per accelerare il completamento della superstrada a 4 corsie. L’altro pomeriggio si sono ritrovati in una video conferenza online il commissario straordinario della Fano-Grosseto con gli assessori regionali alle infrastrutture e i governatori di Marche, Toscana e Umbria, ossia le tre regioni interessate dal tracciato della cosiddetta strada dei due mari.

Il Consiglio superiore
È stata l’occasione per puntualizzare i prossimi impegni sulla base delle conclusioni della seduta del 26 gennaio scorso del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che, accogliendo le richieste della Regione Marche, ha dato mandato ad Anas di procedere al completamento del tratto marchigiano mancante della superstrada con il raddoppio del traforo della Guinza e la realizzazione del tratto da Mercatello sul Metauro a Santo Stefano di Gaifa con una carreggiata a due corsie già progettata (per angoli di curvatura e altimetrie) per il raddoppio a due carreggiate con quattro corsie complessive. Una soluzione caldeggiata dall’assessore regionale alle infrastrutture Francesco Baldelli per evitare la morte sostanziale della strada europea E78, che si sarebbe realizzata con il progetto avallato in precedenza di un tracciato a due corsie tramite l’adeguamento della viabilità esistente, e al tempo stesso per escludere l’azzeramento dell’intero iter, che, dovendo ripartire daccapo, avrebbe fatto perdere altri anni prima del completamento dell’opera.

I flussi veicolari
Nella riunione di giovedì, Baldelli ha rappresentato al commissario Massimo Simonini e agli amministratori delle altre due Regioni che senza le quattro corsie anche nel tratto marchigiano la Fano-Grosseto nascerebbe obsoleta e inadeguata perché gli studi sui flussi di traffico, nel frattempo completati dalla Regione con i propri consulenti e tecnici, hanno rilevato che il tracciato a due corsie, con le due intervallive di collegamento da Fabriano a Fossombrone e da Carpegna a Sant’Angelo in Vado, si saturerebbe al 92% della capacità.
Il commissario Simonini ha annunciato la prossima convocazione della conferenza dei servizi con Anas, le Regioni e gli altri enti interessati per procedere con questo piano. Nell’incontro online, il governatore delle Marche Acquaroli, con l’avallo dei suoi colleghi Tesei dell’Umbria e Giani della Toscana, ha ribadito la necessità di una superstrada a scorrimento veloce per l’intero tracciato della Fano-Grosseto.

La lettera a Giovannini
L’assessore Baldelli scriverà al ministro delle infrastrutture Giovannini perché l’Anas attinga dal fondo progettazione disponibile le risorse per disegnare la seconda canna del traforo della Guinza, affinché nel prossimo contratto di programma possano essere reperiti i 310 milioni di euro stimati per realizzarla, in aggiunta ai 90 già stanziati per adeguare la prima canna costruita negli anni 90.

*Di Lorenzo Furlani, dal Corriere Adriatico del 5 marzo 2022

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