Diritti al cambiamento

Nella nostra regione è giunto il tempo di cambiare.

Non possiamo più lasciare il nostro territorio nelle mani di chi lo ha offeso e umiliato negli ultimi decenni.

Le crisi economiche e finanziarie hanno messo definitivamente al tappeto il modello marchigiano di sviluppo, modello che tutti ci invidiavano ma che i governi che si sono succeduti nel tempo avevano già ridotto ai minimi termini, prima ancora che arrivassero gli effetti della pandemia.

Salute e Ospedali

È giunto il momento di riscrivere totalmente l’attuale Piano Sanitario Regionale voluto dal PD di Ceriscioli, Ricci e Mangialardi. Un Piano che ha devastato la sanità pubblica chiudendo ben 13 ospedali, tra cui, nella nostra provincia, quelli di Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro. Un Piano che ne ha depotenziati altrettanti, ad iniziare da Pergola, proseguendo con Fano ed Urbino. In questo modo non si è negato il Diritto alla Salute ai cittadini dell’entroterra ma anche a quelli della costa, creando un vero e proprio imbuto verso l’ospedale di Pesaro, dove sono oggi costretti a confluire i pazienti di tutta la Provincia. In tal modo, l’ospedale pesarese è stato gravemente congestionato e non è più in grado di assicurare il Diritto alla Salute nemmeno ai cittadini pesaresi né di offrire loro servizi tempestivi e di qualità.

Le proposte:

  • TOTALE RISCRITTURA DEL PIANO SANITARIO REGIONALE
  • RIFORMA DELL’AZIENDA SANITARIA UNICA E CREAZIONE DI AZIENDE SANITARIE PROVINCIALI DOTATE DI PERSONALITA’ GIURIDICA
  • CANCELLAZIONE DELLA PREVISIONE DELL’OSPEDALE UNICO PROVINCIALE E REALIZZAZIONE DI UN NUOVO OSPEDALE, PREVIA SERIA ANALISI COSTI/BENEFICI
  • PROGRESSIVA RIAPERTURA DEGLI OSPEDALI CHIUSI NEL 2015
  • RAFFORZAMENTO DEGLI OSPEDALI DI PERGOLA, PESARO, FANO E URBINO
  • RESTITUZIONE DI TUTTI I POSTI LETTO TAGLIATI
  • MAGGIORI FINANZIAMENTI DI BORSE DI STUDIO PER LE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE MEDICA E ROTAZIONE DEI SPECIALIZZANDI NEGLI OSPEDALI
  • TUTELA E POTENZIAMENTO DELLA MEDICINA DEL TERRITORIO

Lavoro

Quanti negozi sfitti contiamo oggi nei centri storici delle città marchigiane. Commercianti e artigiani che hanno chiuso attività storiche che da decenni arricchivano i nostri centri; quanti commercianti nuovi, che hanno tentato di costruirsi un futuro infranto quasi sul nascere. Non possiamo lasciarli soli di fronte a una pressione fiscale non più sostenibile, ad affitti sproporzionati, a bollette sempre più care. Quante ancora le imprese che hanno chiuso i battenti o, peggio ancora, quanti progetti imprenditoriali che non sono nemmeno decollati perché scoraggiati da una burocrazia asfissiante. Servono innovative politiche di sostegno. Infine, “semplificazione” deve essere la parola d’ordine per imprese, commercianti, artigiani e partite iva.

Le proposte:

  • SOSTEGNO MIRATO AGLI ESERCENTI IN DIFFICOLTÀ, ALLE START UP E ALLE PARTITE IVA
  • SEMPLIFICAZIONE DEI REGOLAMENTI E DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE DELLA BUROCRAZIA REGIONALE
  • POLITICHE ECONOMICHE VOLTE AD ATTRARRE INVESTITORI DA FUORI REGIONE E DALL’ESTERO
  • VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE AGRICOLE DI QUALITÀ
  • MAGGIORE CAPACITÀ DI REPERIMENTO E DI SPESA DEI FONDI EUROPEI, EQUITÀ NELLA LORO DISTRIBUZIONE
  • SUAP: GARANZIA DI UN MODELLO REGIONALE STANDARDIZZATO ED OMOGENEO CHE DIALOGHI CON IL REGISTRO DELLE IMPRESE E CHE CONSENTA L’AUTENTICAZIONE
  • AUTOMATICA DEL FASCICOLO ELETTRONICO DI IMPRESA, COSI’ COME PREVEDE LA NORMATIVA

Infrastrutture

La provincia di Pesaro e Urbino sconta un enorme ritardo infrastrutturale, che ostacola lo sviluppo delle imprese e il rilancio del turismo. La Fano-Grosseto e la galleria della Guinza sembrano ormai diventate favole, da riproporre ad ogni campagna elettorale, il cui lieto fine è peraltro ancora tutto da scrivere. Così come le opere compensative per la terza corsia autostradale, a partire proprio dalle circonvallazioni di Muraglia e Santa Veneranda, di cui ancora non esiste nemmeno un metro. E mentre nel nord delle Marche i soliti noti della politica regionale facevano solo promesse, nel sud delle regione è stata completata la Quadrilatero, la cui apertura ci ha ancor più emarginati, relegandoci a fanalino di coda dell’economia marchigiana e danneggiando la nostra Provincia nei flussi turistici provenienti dall’Umbria.

Le proposte:

  • COMPLETAMENTO DELLA FANO-GROSSETO E APERTURA DELLA GALLERIA DELLA GUINZA
  • INTERVALLIVA FABRIANO-PERGOLA-FOSSOMBRONE, PER COLLEGARE LA QUADRILATERO E LA E78 FANO-GROSSETO
  • AVVIO DELLE OPERE COMPENSATIVE PER LE TERZA CORSIA AUTOSTRADALE A PESARO, CON PRECEDENZA ALLE CIRCONVALLAZIONI DI MURAGLIA E SANTA VENERANDA
  • REALIZZAZIONE DELLA COMPLANARE FANO-PESARO E MAROTTA-TOMBACCIA PER DECONGESTIONARE LA STATALE 16 ADRIATICA
  • RILANCIO DELL’AEROPORTO “RAFFAELLO SANZIO” DI FALCONARA, FONDAMENTALE PORTALE DI INGRESSO PER IMPRESA, COMMERCIO E TURISMO

Sviluppo

Il nostro territorio ha enormi potenzialità turistiche, ricco com’è di storia, arte, borghi, monumenti e bellezze paesaggistiche, senza dimenticare le nostre specialità enogastronomiche e tipicità. Ciò nonostante, continua ad essere poco conosciuto, perché non è mai stata programmata un’adeguata promozione turistica. Non sono infatti sufficienti sporadici spot televisivi con testimonial seppur d’eccezione, né video emozionali sui social. Occorre creare anche collaborazioni con le altre regioni adriatiche, con le diverse componenti e gli operatori del settore. Occorre sviluppare mezzi di trasporto che consentano di spostarsi facilmente lungo la costa e dalla costa verso l’entroterra. Importante sarebbe, ad esempio, giungere alla realizzazione di una metropolitana di superficie, sfruttando le già esistenti (ma dismesse) linee ferroviarie Pergola-Fabriano e Fano-Urbino.

Le proposte:

  • COLLABORAZIONI E PARTNERSHIP CON LE REGIONI ADRIATICHE, IN PARTICOLARE CON LA VICINA EMILIA ROMAGNA
  • PROSEGUIMENTO, ALMENO FINO A PESARO, DELLA ATTUALE CORSA FERROVIARIA MONACO DI BAVIERA-RIMINI
  • CREAZIONE DI UNA METROPOLITANA DI SUPERFICIE, SFRUTTANDO LE LINEE FERROVIARIE DISMESSE
  • SINERGIA TRA COMUNI E PROVINCE CON LA CREAZIONE DI PERCORSI TEMATICI (STORIA E MONUMENTI, CICLOTURISMO, TIPICITÀ ENOGASTRONOMICHE, ECC)
  • POLITICA DI TUTELA DEI DIRITTI DEI BALNEARI E AZIONI DI DIFESA DELLE SPIAGGE E DELLA COSTA DALL’EROSIONE

Sicurezza

Anche nella nostra provincia i reati sono in aumento. Aggressioni anche in pieno giorno, spaccio di stupefacenti, furti in abitazioni e diffusione di attività criminali specie nelle zone periferiche e più degradate. Non si può più rimanere fermi in attesa che la situazione degeneri, per poi correre al riparo.

Le proposte:

  • POTENZIAMENTO DI UOMINI, MEZZI E DI STRUMENTI TECNOLOGICI PER LA PREVENZIONE DEI REATI
  • COFINANZIAMENTO DEI SISTEMI DI VIDEO-SORVEGLIANZA DELLE CITTA’ E LORO MESSA IN RETE IN AMBITO SOVRA-COMUNALE
  • INTERCONNESSIONE DEI SISTEMI DI VIDEO-SORVEGLIANZA CON LA BANCA DATI “AUTO RUBATE” DEL MINISTERO INTERNO (ANCORA BLOCCATI)
  • COORDINAMENTO DELLE POLIZIE LOCALI A LIVELLO REGIONALE (RECLUTAMENTO, FORMAZIONE, ACQUISTI DELLA STRUMENTAZIONE E DEGLI ARMAMENTI, SERVIZI)
  • FONDI PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE DEGRADATE (AD INIZIARE DAL PARCO MIRALFIORE DI PESARO)

Agricoltura

Le Marche nascono come regione agricola e proprio grazie alla cultura contadina abbiamo sviluppato il modello di sviluppo economico basato sui valori famigliari del risparmio, della moderazione, dell’intraprendenza e del rispetto della tradizione e dell’ambiente. Oggi abbiamo bisogno di un’agricoltura moderna, vicina ai nuovi bisogni delle popolazioni locali e dei turisti, attenta alla qualità del KM zero e al Made in Italy più autentico, capace di salvaguardare e promuovere le proprie eccellenze. Ed è per questo che tutti gli imprenditori agricoli, anche i giovani che si avvicinano sempre più a queste attività, devono essere messi nelle condizioni di poter operare al meglio delle loro possibilità e capacità.

Le proposte:

  • L’AGRICOLTORE DOVRA’ ESSERE CONSIDERATO NON SOLO COME UN PRODUTTORE MA ANCHE COME UN TUTORE DELL’AMBIENTE
  • AUMENTO DELL’INDENNITA’ COMPENSATIVA COSI’ COME RICONOSCIUTO IN ALTRE REGIONI
  • IL PSR (PIANO DI SVILUPPO RURALE) DOVRA’ ESSERE CONDIVISO CON GLI AGRICOLTORI E IL MONDO DELLE RAPPRESENTANZE
  • SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E DELLE PRATICHE PER GLI AGRICOLTORI
  • SARA’ ISTITUITO UN RAPPORTO DIRETTO TRA IL MONDO DELL’AGRICOLTURA E LA GIUNTA REGIONALE SENZA INTERMEDIAZIONI BUROCRATICHE

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