All’assemblea dell’ordine degli Architetti marchigiani ho voluto sottolineare la grande disponibilità e la collaborazione mostrata dal mondo delle professioni nella costruzione della nostra visione complessiva delle infrastrutture della Regione Marche.
Tutto gravita intorno alla “cultura del progetto”, una cultura assente nei programmi delle precedenti amministrazioni regionali. Noi abbiamo cambiato passo.
Cito solo tre iniziative.
La prima: il fondo rotativo per la progettazione di opere infrastrutturali per la rete stradale, che ad oggi ammonta ad oltre 11 milioni di euro.
La seconda: il 1 miliardo di euro messo in campo per l’Edilizia Sanitaria e Ospedaliera.
La terza, più recente: i 2,5 milioni di euro per un concorso di progettazione a supporto di 111 Comuni classificati nei territori interni, un progetto pilota che coinvolge direttamente i rappresentanti degli Architetti e degli Ingegneri, che hanno raccolto insieme a noi la sfida del “Fattore Q”, la qualità con la Q maiuscola, nela valorizzazione dei nostri splendidi borghi.
Ha sottolineato il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Francesco Miceli: “Quello avviato con la Regione Marche è un percorso ed una strategia che ha un grande valore culturale, un’idea innovativa nel panorama nazionale. Il Fattore Q rappresenta uno dei temi centrali per il futuro delle nostre città, anche nell’ottica delle risorse del PNRR”.
Avanti tutta con questa proficua collaborazione, nella convinzione che chi non progetta non può avere una visione, e chi non ha visione non ha futuro.
Un ringraziamento particolare alla presidente di FederarchiMarche architetto Viviana Caravaggi per la collaborazione messa in campo per raggiungere questo comune obiettivo.