ABBIAMO CAMBIATO PASSO NELLA GESTIONE DEI LAVORI E FINIREMO IN TEMPI RAPIDI

18 Mag 2022 | INFRASTRUTTURE

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Assessore Francesco Baldelli, il Programma triennale dei Lavori pubblici è un work in progress: qual è la vostra impostazione? «Abbiamo recuperato tutto ciò che era inserito in passato, ma allo stesso tempo abbiamo cambiato passo puntando su una crescita quanti-qualitativa del programma triennale delle Opere pubbliche, che è passato dai 96 milioni di euro del 2020 ai 124 del 2021, fino agli attuali 139 milioni. La qualità risiede nel metodo adottato, un metodo pragmatico che ha indirizzato gli uffici nella elaborazione di progetti che avessero almeno uno studio di fattibilità, così da avere la possibilità, in tempi rapidi, di dare concretezza e mettere a terra risorse ed idee».
Come si procede? «Molto importante è farsi trovare pronti con progetti in uno stadio avanzato. Dopo oltre quindici anni di sopore progettuale, la Regione ha di nuovo previsto, nel proprio bilancio, un fondo rotativo per la progettazione, secondo un’impostazione la cui lungimiranza è stata successivamente confermata dagli orientamenti europei e nazionali legati all’attuazione delle misure del Pnrr. Sono i progetti a creare gli investimenti e non viceversa».
Quali le principali novità rispetto ai piani precedenti? «Abbiamo destinato oltre 38 milioni di euro tra nuove opere, non previste nei piani precedenti, ed opere riprogettate da un punto di vista quantitativo e qualitativo, anche quelle che hanno avuto il loro percorso attraverso i Fondi sisma, il Por Fesr ed il Fondo di sviluppo e coesione sociale 2014-2020. Tra questi interventi penso, ad esempio, alla Ciclovia turistica del Metauro, finanziata per oltre 4,3 milioni di euro, alla messa in sicurezza dell’aeroporto, mediante regimazione idraulica dell’Esino per 3,8 milioni di euro, e a quella delle aree industriali nel bacino idrografico dell’Aspio per 4,1 milioni di euro».
Altro? «Alcuni interventi quelli volti a riqualificare e valorizzare immobili strategici del patrimonio della Regione Marche, come il Mercato Ortofrutticolo del Medio Adriatico di Fano (Codma), a cui abbiamo destinato 1,35 milioni di euro».
Il contesto attuale, che registra importanti rincari nel costo delle materie prime, potrebbe mettere a rischio la realizzazione dei progetti? «Il problema degli incrementi dei costi dell’energia e delle materie prime costituisce un grave ostacolo. Rischiano di rallentare e, in alcuni casi, fermare quell’abbrivio agli investimenti che viene da Bruxelles e da Roma. L’assessorato alle Infrastrutture ha avviato tutte le procedure, per fronteggiare l’emergenza sia nella gestione dei cantieri sia con la revisione del prezzario, in discontinuità rispetto alle logiche e tempistiche del passato».
Basterà? «Il Governo ha attivato procedure e azioni per compensare l’incremento dei costi, ma non sufficiente. Ci aspettiamo di più».

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